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Piccolo Teatro, ''Arlecchino servitore di due padroni''

Milano

La scenografia della prima edizione, che andò in scena solo due mesi dopo la fondazione del Piccolo Teatro, venne affidata a Gianni Ratto, tra i primissimi collaboratori di Strehler.Le dimensioni del palco erano così ridotte da contenere a stento tutti gli attori contemporaneamente, mentre l'impianto scenico minimale ...
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... citava la semplicità naif degli spettacoli di piazza della prima commedia dell'arte.Una callesella di Venezia e un paio di interni, tra cui la casa di Pantalone, venivano rappresentati a turno con due coppie di quinte e un fondaletto in tela dipinta.Ed era già presente il palchetto metateatrale che, sul palcoscenico del Piccolo Teatro, simbolizzava con identica e deliberatamente ingenua modalità quello tipico utilizzato dalla commedia dell'arte di strada.
In seguito all'enorme successo, lo spettacolo venne ripreso nelle stagioni successive e nel 1952 la scenografia venne aggiornata dallo stesso Ratto, che mantenne le linee già tracciate.Nel 1954 Ratto venne invitato in Brasile a dirigere un'importante compagnia, Strehler affidò così l'allestimento della nuova edizione del 1956 ...
... ad un giovanissimo scenografo con cui avrebbe collaborato, periodicamente, nei cinque decenni successivi: Ezio Frigerio.L'evoluzione dell'allestimento dell'Arlecchino di Strehler ha delle analogie con quella del Servitore di Goldoni, che lo scrisse in forma di canovaccio per un'importante comico, perché lo recitasse
... e ne completò la scrittura solo in successive redazioni.All'epoca di Goldoni, il successo della commedia dell'arte richiedeva che questa venisse riformata e nobilitata, per essere rivitalizzata e tramandata al futuro.Qualcosa di simile accadde all'Arlecchino di Strehler, in cui, nel corso delle riedizioni ...
... lo spazio scenico si dilata ed acquista importanza rispetto al debutto.Il salto si avverte in particolare con il passaggio da Ratto a Frigerio, dal 1952 al 1956, che accompagna la definitiva consacrazione internazionale dell'allestimento.Ma lo stesso Frigerio proseguirà l'elaborazione dell'Arlecchino per quasi cinquant'anni.
Come già accadde al canovaccio di Goldoni, anche il décor dell'Arlecchino di Strehler si allontana dalla messinscena essenziale del 1947.Con Frigerio, l'impianto scenico della commedia dell'arte prosegue ad essere citato, ma ad un livello più simbolico che formale.L'uso dei fondali in tela ASC - Sceno dipinta permane, ma questi vengono sospesi ...
... in forma di Sipari Brecht alla struttura in legno che, nella commedia dell'arte, era destinata ad appendere gli sfondi in tela.La struttura è dotata di tre cavi lungo i quali vengono fatti scorrere altrettanti Sipari Brecht per realizzare i cambi di scena.
Il Maestro Ezio Frigerio ci ha lasciati il 2 febbraio 2022.
Lo ricordiamo con una tra le sue scenografie più famose.
Buon viaggio Maestro, arrivederci!

Nel 1947 Giorgio Strehler ebbe l’intuizione geniale di affidare ad Arlecchino il ruolo di protagonista di una delle più celebri commedie di Goldoni, in vista di programmate tourné internazionali voleva far leva sulla straordinaria notorietà all'estero della maschera bergamasca.
Non fu un successo, ma un trionfo: l’Arlecchino del Piccolo Teatro di Milano è lo spettacolo teatrale italiano più famoso e visto al mondo.
A quella iniziale, sono seguite le edizioni del 1952, 1956, 1963, 1973, 1977, 1987, 1990, 1997, 2003.
Arlecchino servitore di due padroni
Commedia in tre atti
Prima
Venezia, Teatro San Samuele, 1746
Milano, Piccolo Teatro, 24/7/1947

Scenografia
Ezio Frigerio (1930-2022)
Maschere
Amleto Sartori
Donato Sartori
Light design
Claudio De Pace

Stagione
1947 / ∞

Materiali usati in questa realizzazione

APO - Pelle Ovo

Tele

ASC - Sceno

Tele

Confezione tesa

Tessuto: tipi di confezione

Sipari Brecht

Tipologie di sipario

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