Regista, scenografo e attore,
Robert Wilson (Waco, Texas, 1941) è un autore a tutto campo la cui opera, dalla fine degli Anni '60, ha percorso e a tratti guidato l'avanguardia teatrale.
Wilson non affronta le contraddizioni del nostro tempo in modo diretto, attraverso una narrazione convenzionale.
Per farle affiorare scompone la contemporaneità in mille caleidoscopiche sfaccettature attraverso una ricerca formale che utilizza, ad esempio, la precisione della gestualità degli attori e la ricercatezza delle luci.
Ne risulta un teatro che non racconta secondo i canoni tradizionali, ma costruisce una struttura di rimandi visivi e uditivi che agiscono sull'interiorità dello spettatore.
Le scenografie di Wilson sono spesso minimali, sempre avverse al naturalismo e finalizzate alla creazione di un teatro che non mira a dare risposte ma, piuttosto, a porre domande attraverso le immagini, come Beckett ha fatto con le parole.