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Studio Azzurro, ''Museo dell'Acqua''

Siena

Fondato nel 1982 da Fabio Cirifino, Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi, Studio Azzurro è tra le maggiori espressioni dell'avanguardia italiana della videoarte.La stanza progettata per il Museo dell'Acqua di Siena rientra in un progetto espositivo finalizzato alla conoscenza del sistema delle acque diffuso nel territorio senese, un immenso patrimonio storico e architettonico composto da edifici, manufatti, reperti e documenti legati alle acque e dalla necessità di rendere più accessibile tale patrimonio.La realizzazione in cuscini di sabbia con cui è stato ricoperto il pavimento della stanza, eseguita da Fernanda Menéndez in ARI - Reps Ignitex, colore 113 grigio perla, fa da supporto ad un'installazione multimediale che parte da solidi presupposti concettuali, come è abitudine dello storico studio milanese.
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«Con Fernanda Menéndez abbiamo disegnato il pavimento materico della stanza che in realtà è costituito da 22 cuscini differenti uno dall'altro per forma ed altezza.Le forme dei cuscini prendono spunto dalle curve altimetriche del promontorio su cui sorge Siena.Ogni cuscino, in quanto unico, ha richiesto una cura differente per la sua realizzazione.Si è poi selezionata una serie di sabbie senesi, Siena infatti è stata edificata sul fondo di un antico mare in seguito sollevato, con cui sono stati riempiti gli interni dei cuscini.»Leonardo Sangiorgi, dalle note progettuali dell'installazione.
«Abbiamo poi individuato tra una una serie di tessuti utilizzati per il rivestimento esterno il tessuto ARI - Reps Ignitex, poi utilizzato, che è stato scelto per necessità allestitive.Questo tessuto, che ci ha offerto la possibilità di scelta fra una bella gamma cromatica, è permanentemente ignifugo, resistente e sufficientemente tattile da permettere al pubblico di sentire la sabbia sotto le dita delle mani e i piedi.I cuscini non sono stati riempiti completamente di sabbia, quindi le persone camminando sopra di essi modificano all'infinito la superficie del pavimento.»Leonardo Sangiorgi, Ibidem
«I cuscini sono stati realizzati in modo tale che, aderendo perfettamente alle pareti perimetrali, non slittano fra di loro, né permettono ai piedi delle persone di inciampare nelle fessure che li separano... fatta eccezione, ovviamente, per le signore con i tacchi a spillo.»Leonardo Sangiorgi, Ibidem
Stanza 8 - ''Alla ricerca di Diana''
Installazione interattiva per due videoproiezioni e musica spazializzata

«Un luogo a parte, leggermente scostato dal percorso museale che, nella penombra volutamente aumentata, invita a sostare e a sedersi.
Il rivestimento del pavimento è in materiale tessile, chiaro, resistente ma anche tattile e confortevole ed è appoggiato su finissima sabbia.
Con lo stesso principio di quando si scava un buco sulla spiaggia, attorno a coloro che sostano nella stanza, si crea un’immagine video proiettata, in un cerchio d’acqua.
Il peso delle persone, i loro spostamenti, modificano la forma del pavimento che si adatta alle azioni del pubblico.
In questo modo si ha l’impressione che il fondo di un fiume misterioso, mitico e mitizzato, accolga il visitatore per donare qualche momento di sosta interiore.»
Realizzazione
Fernanda Menéndez
Musica
Tommaso Leddi

Materiali usati in questa realizzazione

ARI - Reps Ignitex

Tele

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