Il Sipario kabuki utilizza normalmente la forza di gravità per svelare la scena con un effetto sorpresa di grande rapidità.
Il sipario, appeso ad uno stangone rotante o ad altra struttura, viene sganciato e precipita a terra,
L'effetto può essere protratto per qualche secondo nel caso in cui si utilizzi un tessuto leggero e che opponga resistenza all'aria, quale ad esempio la seta HSE - Tempesta.
Con un'apposita confezione, il Sipario kabuki può essere utilizzato per un effetto di caduta doppia.
In quel caso viene prima fatto precipitare il suo lato basso davanti alla scena scoperta, mentre il lato alto rimane appeso, producendo così un effetto di chiusura. In un secondo tempo viene sganciato anche il lato alto, creando l'effetto di apertura.
Un dispositivo di apertura del sipario mediante caduta fu descritto nel 1638 dallo scenografo pesarese Nicola Sabbatini nel suo trattato Pratica di fabricar scene e machine ne' teatri.