Dopo aver frequentato i corsi di
Giorgio Morandi all'Accademia di Belle Arti della propria città,
Luciano Damiani (Bologna 1923 - Roma 2007), scenografo, costumista e regista, fonda un'agenzia specializzata nella realizzazione di locandine per il cinema e lavora a Bologna come scenografo al
Teatro Comunale e per il gruppo teatrale della
Soffitta di
Sandro Bolchi, finché, nel 1952, notato da
Paolo Grassi e
Giorgio Strehler, inizia le collaborazioni con il
Piccolo Teatro, assidue fino agli ultimi Anni '70.
Presto Damiani sviluppa una personale visione scenografica che, in teatro, lo porta a demolire la tradizionale concezione della scena all'italiana.
Il confine delle sue scenografie, mai didascaliche o illustrative, non è più quello del palcoscenico, che viene a volte dilatato fino ad invadere la platea, oppure quasi svuotato, con risultati di eccezionale portata poetica.
Tra i riconoscimenti internazionali più prestigiosi, quello della nomina a vita a titolare della cattedra di scenografia dell'
Accademia di Belle Arti di Vienna.
Nel 1982 fonda a Roma il
Teatro di Documenti, che diventerà il suo testamento artistico e spirituale.